Etichettatura ambientale. Cos’è, come funziona e linee guida per chi stampa le proprie etichette.

etichettatura ambientale future-tech

Tutto quello che c’è da sapere

Il tema dell’ambiente è sempre più vicino al cuore delle persone.

Quello che sta succedendo negli ultimi anni è una vera e propria rieducazione ambientale a partire proprio dalla raccolta differenziata, a cui la maggior parte degli individui, compresi i comuni, non erano assolutamente abituati.

In questo articolo scoprirai:

  • come leggere un’etichetta e come dovrebbe essere scritta;
  • quali sono gli obblighi di legge italiani ed europei;
  • dove inserire l’etichettatura ambientale e in che modalità;
  • quali informazioni devono contenere;
  • quali sono le sanzioni per chi non applica correttamente l’etichettatura ambientale.

Si tratta di un articolo che ti aiuterà a comprendere la direzione che sta prendendo il mondo nei confronti della Terra e come prendertene cura nella maniera più adeguata.

Iniziamo dal principio.

Il mondo dell'etichettatura

L’etichettatura nasce con lo scopo di utilizzare uno strumento di comunicazione trasparente ed efficace per consentire al consumatore di accedere a tutte le informazioni di un prodotto di un’azienda.

All’interno di questo contesto rientra l’etichettatura ambientale degli imballaggi che richiede l’applicare un’etichetta ambientale su tutti gli imballaggi immessi sul mercato italiano e sulla quale vengono indicate le informazioni riguardo alla loro composizione e al loro corretto smaltimento con lo scopo di facilitare e ottimizzare:

  • la raccolta;
  • il riutilizzo;
  • il recupero;
  • il riciclaggio.

Andando nel dettaglio, cosa impone la legge?

Gli obblighi sull'etichettatura ambientale

Dal 1 gennaio 2023 entra in vigore l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi e Il Decreto Legislativo 3 settembre 2020, n. 116 ha indicato i “criteri informatori dell’attività di gestione dei rifiuti di imballaggio”.

Possiamo suddividerlo in 2 obblighi principali:

PRIMO OBBLIGO

Tutti gli imballaggi devono essere “opportunamente etichettati secondo modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi, nonché per fornire una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi”.

Questo significa che devono essere scritte tutte le informazioni relative alle possibili destinazioni finali degli imballaggi una volta diventati rifiuti.

Tuttavia la norma non dice in maniera esplicita chi ha l’obbligo di apporre l’etichetta ossia se il produttore o l’utilizzatore dell’imballaggio.

Su tale questione si è espresso Il MITE (Ministero della Transizione Ecologica) che ha specificato come tale obbligo è a carico di entrambi e pertanto è necessario stipulare specifici accordi tra il produttore e l’utilizzatore.

SECONDO OBBLIGO

Inoltre, c’è l’obbligo per i produttori, di indicare – ai fini dell’identificazione e della classificazione dell’imballaggio – la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, sulla base della Decisione 97/129/CE e quindi è doveroso indicare tutte le informazioni riguardanti i materiali che costituiscono l’imballaggio.

In tale obbligo rientrano tutte le tipologie di imballaggio, sia quelli destinati ai consumatori finali che quelli destinati alle imprese.

Le informazioni da inserire e modalità di applicazione

Ogni etichetta attaccata deve riportare:

  • Il tipo di imballaggio in forma scritta o grafica;
  • L’identificazione del materiale usato con una codifica alfanumerica ai sensi della Decisione 97/129/CE e integrata con l’icona prevista ai sensi della UNI EN ISO 1043-1:2002 (imballaggi in plastica), oppure ai sensi della CEN/CR 14311:2002 (imballaggi in acciaio, alluminio e plastica);
  • La famiglia del materiale di riferimento e la corrispondente indicazione sul tipo di raccolta (differenziata o indifferenziata).

Le informazioni vanno riportate:

  • Su tutte le componenti separabili manualmente come può essere un tappo, un nastro un’etichetta o una pellicola;
  • Sulla parte principale dell’imballaggio come una bottiglia, una scatola o un vassoio;
  • Sulla parte che riporta già l’etichetta e rende più leggibile l’informazione.
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Nel caso in cui la dimensione dell’imballaggio non renda possibile l’inserimento di tutte le informazioni obbligatorie si possono utilizzare mezzi comunicativi come QR Code o link.

Infine ciascuna azienda può comunicare con modalità grafiche e di presentazione, liberamente scelte, purché efficaci, coerenti e in linea con quanto richiesto dalla legge.

La normativa europea

La normativa europea sugli imballaggi e l’etichettatura è la Direttiva “imballaggi” 94/62/CE la quale dice che:

  • l’imballaggio deve indicare la natura dei materiali utilizzati per aiutare il consumatore nella raccolta, il reimpiego, il recupero e il riciclaggio del prodotto stesso;
  • l’imballaggio deve riportare un’adeguata marcatura visibile di facile lettura da notare anche all’apertura del medesimo;
  • è previsto un sistema di numerazione per ogni materiale (per esempio, per la plastica la numerazione da 1 a 19, per la carta e scatole di carta la numerazione da 20 a 29 ecc.) e i materiali possono essere indicati anche con l’abbreviazione (ad esempio “HDPE” – High Density Poliethylene).

La normativa europea

L’art.261 co.3 del D.Lgs.152/06 prevede una sanzione da 5.200 € a 40.000 € a carico di chiunque immetta sul mercato imballaggi privi delle informazioni previste dall’art. 219 co.5 del D.Lgs.152/06.

Questo significa che le sanzioni possono essere applicate sia al produttore del materiale di imballaggio, sia ai commercianti e ai distributori.

Perchè è importante l'etichettatura ambientale

Seguire alla lettera la legge è fondamentale non solo per evitare ingenti sanzioni ma per fare la nostra parte nel pieno rispetto dell’ambiente e del futuro delle nuove generazioni.

Con le soluzioni di stampa Future-Tech è possibile realizzare etichette che riportano chiaramente tutte le informazioni obbligatorie per legge, sia per quanto riguarda l’etichettatura ambientale (laddove necessario) sia per tutte quelle informazioni strettamente legate al contenuto dell’imballo.

Il mercato in continua evoluzione e le richieste sempre nuove e diverse del cliente da un lato e delle normative dall’altro impongono una grande flessibilità nella realizzazione delle etichette per i propri prodotti.

Affidare la stampa esternamente, producendo grandi quantità di etichette per poter contenere i costi del singolo pezzo è più che mai rischioso.

Il cambio di un ingrediente o la modifica di una dicitura possono significare la necessità di una ristampa, vanificando l’investimento.

Per questo sempre più realtà, piccole e grandi, decidono di realizzare e stampare internamente le etichette, avvalendosi di prodotti altamente qualitativi e software in grado di supportare la realizzazione grafica e il reperimento delle informazioni di legge.

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